Nuova Riveduta:

Deuteronomio 9:21

Poi presi l'oggetto del vostro delitto, il vitello che avevate fatto, lo gettai nel fuoco, lo frantumai riducendolo in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

C.E.I.:

Deuteronomio 9:21

Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

Nuova Diodati:

Deuteronomio 9:21

Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai col fuoco, e lo frantumai e macinai in minuscoli frammenti, fino a ridurlo in polvere minuta, e ne gettai la polvere nel torrente che scende dal monte.

Riveduta 2020:

Deuteronomio 9:21

Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo diedi alle fiamme, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

La Parola è Vita:

Deuteronomio 9:21

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 9:21

Poi presi il corpo del vostro delitto, il vitello che avevate fatto, lo detti alle fiamme, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

Ricciotti:

Deuteronomio 9:21

Quanto all'oggetto del vostro peccato, cioè il vitello, lo presi, lo gettai nel fuoco, e fattolo in pezzi e ridottolo interamente in polvere, lo gettai nel torrente che scende dal monte.

Tintori:

Deuteronomio 9:21

Poi presi quel vostro peccato da voi fatto, il vitello, e lo bruciai col fuoco, e, dopo averlo fatto in pezzi e ridotto tutto in polvere, lo gettai nel torrente che scende dal monte.

Martini:

Deuteronomio 9:21

Ma quel vostro peccato, che voi avevate fatto, vale a dire il vitello, lo presi, lo gettai nel fuoco, avendolo messo in pezzi, e ridottolo in minuta polvere lo buttai nel torrente, che scorre dal monte.

Diodati:

Deuteronomio 9:21

Poi presi il vostro peccato che avevate fatto, cioè il vitello, e lo bruciai col fuoco, e lo tritai, macinandolo ben bene, finchè fu ridotto in polvere; e ne gittai la polvere nel rivo che scendea giù dal monte.

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 9:21

7 Versetti 7-29

Affinché gli Israeliti non abbiano la pretesa di pensare che Dio li abbia portati in Canaan per la loro giustizia, Mosè mostra quale miracolo di misericordia sia stato il fatto che non siano stati distrutti nel deserto. È bene che ricordiamo spesso contro noi stessi, con dolore e vergogna, i nostri precedenti peccati, per vedere quanto siamo debitori della grazia gratuita e per riconoscere umilmente che non abbiamo mai meritato altro che l'ira e la maledizione da parte di Dio. Perché la nostra propensione all'orgoglio è così forte che si insinua con un pretesto o un altro. Siamo pronti a credere che la nostra giustizia ci abbia procurato il favore speciale del Signore, anche se in realtà la nostra malvagità è più evidente della nostra debolezza. Ma quando la storia segreta della vita di ogni uomo sarà portata alla luce nel giorno del giudizio, tutto il mondo sarà provato colpevole davanti a Dio. Al momento, uno supplica per noi davanti al seggio della misericordia, che non solo ha digiunato, ma è morto sulla croce per i nostri peccati; attraverso di lui possiamo avvicinarci, pur essendo peccatori autocondannati, e implorare la misericordia immeritata e la vita eterna, come dono di Dio in Lui. Riferiamo tutta la vittoria, tutta la gloria e tutta la lode a Colui che solo porta la salvezza.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 9:21

Eso 32:20; Is 2:18-21; 30:22; 31:7; Os 8:11

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